Qualche tempo fa ho pubblicato un articolo riguardo la schiena e come non sia vero che si possa sollevare pesi a caso che tanto non ci si fa male. Parlavo di posizione neutra della colonna e dell’esistenza di un modo migliore ed uno peggiore di sollevare i pesi.

Ma se ste cose son vere, chi fa strongman dovrebbe spaccarsi in mille pezzi, o no?

Proverò a rispondere a questa domanda in due articoli:

-Il primo (questo) cercando di capire se effettivamente gli strongman si fan male o no

– il secondo ragionando sul PERCHÉ

TASSI DI INFORTUNI:

Per capire se effettivamente ci si fa male a far strongman, o comunque più male rispetto ad altri utilizzi dei pesi, bisogna guardare i tassi di infortuni.

In letteratura sono presenti una buona quantità di studi sugli infortuni degli sport di forza, quasi tutti su bb/wl/pl.

La maggioranza dei dati che riporto li ho presi da “the epidemiology of injuries across the weight training sports. Keogh 2016” e “retrospective injury epidemiology of strongman athletes. Winwood 2013”.

Negli sport di forza, come ho già svariate volte detto, gli infortuni  ci sono (ovviamente) ma sono parecchio più bassi rispetto alla maggioranza degli sport. Per capire di cosa stiamo parlando, la maggioranza dei dati parlano di circa 2-4 infortuni ogni 1000h, o 1-2 infortuni all’anno.

Per avere un confronto, la maggior parte degli sport di squadra viaggiano nel range 10-30 infortuni ogni 1000h, con picchi anche sopra i 40 (rugby, football americano per esempio).

Non tutti gli studi riportano gli stessi numeri, c’è una discreta variazione passando da 0,5 a 5 infortuni per 1000h  (ora vedremo perché), ma anche prendendo gli estremi più alti siamo comunque a numeri enormemente più bassi rispetto altri sport. 

Come regola di base, a spanne, più uno sport ha componenti di velocità, imprevedibilità, mancanza di controllo e contatto fisico (avversari che ti rompono le palle) e più spesso ci si fa male. Viceversa, più si fa le cose piano, con calma e controllo, e senza nessuno che ti viene addosso, e meno ci si fa male.

Questo è il motivo per cui, per esempio, si hanno meno infortuni a tirar su pesi che a giocare a calcio.

PROBLEMI DA TENERE A MENTE:

ci tengo a precisare che questi conti non sono privi di approssimazione e margine di errore.

Infatti il grosso problema quando si parla di infortuni è mettersi d’accordo su una definizione comune di infortunio, cosa che non c’è.

Su 23 studi che contano gli infortuni sui pesi avevamo ben 23 diverse definizioni di infortunio!

Capite bene come questo possa essere un problema, e si spiegano anche le diversità dei valori dei tassi registrati nei vari studi.

Ma questo è un limite condiviso, c’è la stessa difficoltà anche analizzando gli altri sport, e anche navigando nel range dei valori si riesce a distinguere bene quale sport abbia più infortuni e quale meno.

Va comunque tenuto in considerazione quando troviamo dati apparentemente contrastanti.

OK I PESI, MA LO STRONGMAN?

Lo strongman si colloca nell’estremo alto del range dei tassi di infortuni negli sport con i pesi. 

Nello strongman abbiamo infatti un tasso di 5,5 infortuni ogni mille ore; mentre a scendere abbiamo weightlifting con circa 2,6-3,3; poi powerlifting con la maggioranza degli studi sul circa 1 infortunio per 1000 ore, ma con un picco di 4.4 su uno studio; crossfit 3,1; bodybuilding con un range da 0,qualcosa a 1,qualcosa ogni mille ore. 

Quindi, per rispondere alla domanda iniziale, SI nello strongman ci sono “un pochino” più di infortuni rispetto agli altri usi dei pesi, ma non poi così tanto diverso e di sicuro molto molto meno degli altri sport tradizionali. 

È mia speculazione che ci siano più infortuni, in particolare rispetto al bbing, perché i carichi sono drasticamente più alti, c’è una componente di velocità e “fretta” nel fare le prove in un certo tempo, e molti attrezzi e prove sono più “instabili e meno controllabili”. Ci sono oggetti scomodi, si può scivolare, si fanno alcune prove velocemente e da affaticati… Insomma, tutta una serie di cose che nel bbing non sono un problema, perché scegli con calma cosa fare e lo fai in maniera controllata. 

C’è anche da dire che nello studio hanno usato per lo strongman una definizione di infortunio che più facilmente fa salire il numero totale rispetto ad altre definizioni in altri studi, quindi la differenza potrebbe essere ancora più piccola. 

CHE INFORTUNI CI SONO E COME AVVENGONO:

circa metà degli infortuni sono considerati di entità lieve o moderata, il 54% degli atleti ha detto che non ha avuto bisogno di richiedere aiuto medico. Questo ci dice appunto che l’infortunio non era così grave.

Bassa schiena, spalla, bicipite e ginocchio rappresentano il 65% del totale delle regioni corporee infortunate, strappi o stiramenti erano circa il 60% del totale degli infortuni.

Gli atleti han riportato che il 46% degli infortuni son avvenuti facendo i movimenti specifici dello strongman, in particolare si nota che l’infortunio al bicipite era associato con i movimenti specifici dello strongman e non con gli altri esercizi.

Questo non stupisce chi conosce lo sport, infatti empiricamente si è visto che un infortunio tipico e frequente nello strongman è lo strappo del bicipite (brachiale), spesso sollevando oggetti da forme strane, il Tyre flip o le atlas stone. Questo infortunio è molto più raro nel resto degli sport di forza.

Facendo due conti, gli atleti erano 1,9 volte più probabile che si incortunassero facendo movimenti tipici dello strongman piuttosto che gli esercizi tradizionali. Circa metà degli atleti dice che gli esercizi specifici dello strongman siano più rischiosi, mentre l’altra metà sostiene che siano più o meno al pari degli altri esercizi tradizionali. 

Da notare che oltre il 90% degli infortuni avveniva con pesi sopra il 70% del massimale, e quasi il 20% con pesi sopra il 90% del max. Anche questo è un indizio che può spiegare le differenze con il bbing, dove generalmente si usano percentuali più basse di intensità. 

COSA PENSANO GLI STRONGMAN SIA LA CAUSA DEGLI INFORTUNI:

La motivazione principale è ritenuta essere la tecnica incorretta (ma come!? Non si diceva che si possono alzare i pesi a caso che tanto è uguale?). 

Sovraccarico cronico, stanchezza, inadeguato riscaldamento e carico eccessivo sono ritenute in totale responsabili per il 35% degli infortuni. 

CONCLUSIONI:

è vero che lo strongman tra i vari sport con i pesi ha un tasso di infortunio un pò più alto, ma si parla comunque di numeri bassi relativamente agli altri sport. 

Se in particolare si guarda alla schiena, che è quella che sembra più messa a dura prova, si vede che le differenze con gli altri sport sono minime. Quello che invece salta all’occhio è il bicipite brachiale che è particolarmente frequente nello strongman e piuttosto raro negli altri, e secondo gli atleti stessi è dovuto al fare alcuni movimenti specifici dello sport stesso. 

Quindi, tirando le somme, questi dati dicono che nello strongman qualche infortunio in più c’è, ma non poi così tanto. 

Nella prossima parte cercherò di spiegare PERCHÉ non ci sono stragi di schiene e vertebre che schizzano ovunque alle gare strongman, portando un misto tra la teoria e la mia esperienza con gli esercizi dello strongman.


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